
In cucina è presente in molte ricette della tradizione toscana. Più dolce e molto meno invasivo dell’aglio, è fondamentale per i pici all’aglione: gustosissimo e salutare piatto, tipico della campagna senese. Una volta provato è difficile farne a meno.
Fin dall’antichità l’aglio è stato usato per scopi curativi per neoplasie e ascessi, per malattie dell’apparato circolatorio, malaria, infestazioni di vermi e parassiti, per disturbi polmonari, come disinfettante o purgante, per i morsi di animali e per le convulsioni, per spossatezza, emicrania, insonnia. Protegge dalle tossine e dalle infezioni, ha un effetto diuretico, riduce la pressione sanguigna… ed altro ancora.
L’Aglione è una varietà di Allium ampeloprasum var. Holmense (Mill.) Asch. et Graebn. tipica della Val di Chiana, un territorio particolarmente vocato per l’orticoltura, che si estende tra le province di Arezzo, Siena e Perugia. La pianta si caratterizza per spicchi molto più grandi di quelli dell’aglio comune, che arrivano a pesare 70-80g, e i bulbi superano normalmente I 500g.

Più dolce e molto meno invasivo dell’aglio, è presente in molte ricette della tradizione toscana. Una volta provato è difficile farne a meno.
La semina dell’Aglione avviene tra la seconda metà di Ottobre e la prima metà di Novembre mettendo a dimora i singoli spicchi con il capo rivolto verso l’alto ad una distanza regolare.
Durante la crescita vanno eliminate le erbe infestanti e quando la pianta inizia a germogliare deve essere eliminato il bulbo florale.
In base al terreno che deve essere sciolto, sabbioso, di medio impasto, senza ristagni d’acqua ma umido nel sottosuolo si adotteranno delle adeguate concimazioni che permetteranno di ottenere “teste” di Aglione di maggiore o minore dimensione.

La raccolta dell’Aglione avviene tra Giugno e Luglio e il prodotto va conservato in luogo asciutto, ben ventilato e in ombra al riparo dai raggi solari.

https://www.aglione.it/index.html